Brutto tempo: vietato andare in montagna
Brutto tempo: vietato andare in montagna
https://bologna.repubblica.it/cronaca/2 ... G-P8-S2-T1
Io mi limito a riportare. Non aggiungo commenti, e chi volesse commentare per favore non dimentichi che questa è la posizione di una persona che vive un grande dolore e un grande lutto.
Ciò detto, letto ciò, e letti tanti commenti anche alla recente vicenda della speleologa, temo che possano esserci in giro non poche persone che pensano la stessa cosa. E che possa venire il momento in cui prima di andare a fare una gita in montagna si dovrà chiedere il permesso all'autorità costituita e ai Carabinieri.
Io mi limito a riportare. Non aggiungo commenti, e chi volesse commentare per favore non dimentichi che questa è la posizione di una persona che vive un grande dolore e un grande lutto.
Ciò detto, letto ciò, e letti tanti commenti anche alla recente vicenda della speleologa, temo che possano esserci in giro non poche persone che pensano la stessa cosa. E che possa venire il momento in cui prima di andare a fare una gita in montagna si dovrà chiedere il permesso all'autorità costituita e ai Carabinieri.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
Rispetto e cordoglio per la famiglia.
Posso capire anche se non condivido l'esposto.
Sappiamo tutti cosa significherebbe un qualsiasi divieto/limite:
Un precedente che potrebbe dare il via a una serie di divieti e/o limitazioni in qualsiasi attività ludico motoria, in montagna al mare, in campo sportivo, e in ogni attività libera.
E questo non è né possibile, tantomeno auspicabile.
E poi quale autorità dovrebbe porre il limite?
Il sindaco?
Il Prefetto?
Il presidente della regione/provincia
E sulla base di che cosa?
Delle condizioni meteo/nivologiche?
O basterebbe anche solo lo "spauracchio" di un esposto/denuncia, con relativo risarcimento richiesto dietro suggerimento di qualche litigioso avvocato/avvoltoio, a determinare il divieto dell'attività'?
Purtroppo per Luca e Cristian, nonostante l'esperienza, un cambio repentino di meteo ha provocato la catastrofe.
Forse potevano non andare, fermarsi a Campo Imperatore.
Non l'anno fatto.
Sono andati avanti, facendo quello che amavano fare.
La speranza è che non abbiano sofferto.
Rimane il monito alla prudenza, all'attenzione al meteo, alla considerazione dei propri limiti, alla rinuncia perché le montagne non si spostano
E per chi rimane, capire come è successo, se c'erano delle soluzioni possibili, se hanno fatto tutto quello che si poteva fare.
Per chi se lo ricorda, mi ricorda la morte di Giampo, diversi anni fa.
Stessa situazione, qualche errore, qualche sottovalutazione, pagata con il prezzo più caro.
Riposino tutti in pace
Posso capire anche se non condivido l'esposto.
Sappiamo tutti cosa significherebbe un qualsiasi divieto/limite:
Un precedente che potrebbe dare il via a una serie di divieti e/o limitazioni in qualsiasi attività ludico motoria, in montagna al mare, in campo sportivo, e in ogni attività libera.
E questo non è né possibile, tantomeno auspicabile.
E poi quale autorità dovrebbe porre il limite?
Il sindaco?
Il Prefetto?
Il presidente della regione/provincia
E sulla base di che cosa?
Delle condizioni meteo/nivologiche?
O basterebbe anche solo lo "spauracchio" di un esposto/denuncia, con relativo risarcimento richiesto dietro suggerimento di qualche litigioso avvocato/avvoltoio, a determinare il divieto dell'attività'?
Purtroppo per Luca e Cristian, nonostante l'esperienza, un cambio repentino di meteo ha provocato la catastrofe.
Forse potevano non andare, fermarsi a Campo Imperatore.
Non l'anno fatto.
Sono andati avanti, facendo quello che amavano fare.
La speranza è che non abbiano sofferto.
Rimane il monito alla prudenza, all'attenzione al meteo, alla considerazione dei propri limiti, alla rinuncia perché le montagne non si spostano
E per chi rimane, capire come è successo, se c'erano delle soluzioni possibili, se hanno fatto tutto quello che si poteva fare.
Per chi se lo ricorda, mi ricorda la morte di Giampo, diversi anni fa.
Stessa situazione, qualche errore, qualche sottovalutazione, pagata con il prezzo più caro.
Riposino tutti in pace
Coraggio ce l'ho..... E' la paura che mi frega. (A. Albanese)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Everest ... verest.jpg
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Everest ... verest.jpg
Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
Se clicchi qui, anche Pasquale Iannetti dice che forse bisognerebbe giungere a qualche limitazione
Io non sarei d'accordo
https://www.quotidiano.net/cronaca/gior ... e-fuuqwqyt
Io non sarei d'accordo
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Coraggio ce l'ho..... E' la paura che mi frega. (A. Albanese)
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Everest ... verest.jpg
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Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
Il problema è che se cominciano i regolamenti, sai da dove iniziano ma non dove finiscono.
Oggi si proibisce qualcosa di estremamente pericoloso che magari avrebbe anche un senso, domani si proibirà qualcosa solo perché l'opinione pubblica è contraria.
La guida alpina fa presto a parlare, sa di avere il coltello dalla parte del manico, vorrei vedere se ci perdesse.
Oggi si proibisce qualcosa di estremamente pericoloso che magari avrebbe anche un senso, domani si proibirà qualcosa solo perché l'opinione pubblica è contraria.
La guida alpina fa presto a parlare, sa di avere il coltello dalla parte del manico, vorrei vedere se ci perdesse.
Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
...non so, secondo me se incominci a regolamentare, arrivi abbastanza presto a capire che qualcosa dalle maglie sfugge... e a quel punto realizzi che il famoso imprevisto (più o meno incalcolabile) capita comunque. e magari (e/o purtroppo) rimane solo da considerare se è capitato appena dentro o fuori i paletti che sono stati piantati... e si torna al: 'si poteva far di più' - 'non andare' - 'vietare',
... ripeto, non so: l' attività all' aria aperta / in ambiente per me è sinonimo di libertà, e quindi è legata soprattutto non solo alle proprie capacita, ma soprattutto alle proprie scelte.
per me, qualche regolamento può ridurre la possibilità di scelta, ma non garantisce che quelle restanti siano tutte 'vincenti'
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- Iscritto il: dom feb 04, 2024 5:19 pm
Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
La politica (o quel che è...) segue l'opinione pubblica (e non, come dovrebbe essere, il contrario) su temi importanti già adesso, purtroppo.giangi4 ha scritto: ↑lun dic 30, 2024 4:18 pm Il problema è che se cominciano i regolamenti, sai da dove iniziano ma non dove finiscono.
Oggi si proibisce qualcosa di estremamente pericoloso che magari avrebbe anche un senso, domani si proibirà qualcosa solo perché l'opinione pubblica è contraria.
La guida alpina fa presto a parlare, sa di avere il coltello dalla parte del manico, vorrei vedere se ci perdesse.
Sull'attività all'aria aperta penso si sposti una qualche decina di voti, quindi dormo sonni abbastanza tranquilli ma, su altri aspetti, c'è poco da stare allegri.
Faccio un esempio pratico: qui in Emilia-Romagna, dopo quattro alluvioni in poco meno di un anno e mezzo, pur di negare l'evidenza del cambiamento climatico si è diffusa la voce che la causa principale siano i letti dei fiumi che non vengono liberati da ramaglie e tronchi. Nel comune appenninico dove vivo, in piena campagna elettorale, una ditta è stata incaricata di ripulire il letto del torrente che l'attraversa, con il risultato che le sponde e tutte le aree di golena sono state "pelate" da ogni forma di vegetazione, morta o viva non faceva la differenza (per contratto, il legno recuperato da queste ditte rimane loro, e può essere venduto sotto forma di cippato, e da qui si capisca l'interesse a eliminare quanta più vegetazione, compresi alberi ad alto fusto, possibile).
Ora il letto è desolatamente spoglio, privo della necessaria vegetazione che svolge, in realtà, un effetto positivo proprio in funzione delle piene, di mancata erosione delle sponde. In poche parole, si è preparato il terreno per la prossima alluvione. Ma l'opinione pubblica, per qualche mese, è stata accontentata...
Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
Purtroppo la questione dell'esposto è davvero assurda e spero che la procura la ignori: del resto come si fa a sostenere che un esercente di una funivia debba decidere se e quando si può andare in montagna?
Poi io credo che la tragedia non sia stata causata dal maltempo, perché i due poveri amici stavano tornando in tempo utile, bensì dalla caduta, che credo sia stata molto grave se i due si potevano sentire, ma non riuscivano a raggiungersi. Poi il maltempo ha impedito i soccorsi immediati, ma non ha causato la disgrazia, quindi probabilmente quando sono partiti le condizioni erano accettabili
Poi io credo che la tragedia non sia stata causata dal maltempo, perché i due poveri amici stavano tornando in tempo utile, bensì dalla caduta, che credo sia stata molto grave se i due si potevano sentire, ma non riuscivano a raggiungersi. Poi il maltempo ha impedito i soccorsi immediati, ma non ha causato la disgrazia, quindi probabilmente quando sono partiti le condizioni erano accettabili
Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
Queste sono cose che si dicono quando nel dolore di una perdita cerchi disperatamente di trovare un "responsabile" un "capro espiatorio", qualcuno verso cui scaricare frustrazione e impotenza per una perdita di cui non si riesce a trovare un senso.
Tuttavia, la tendenza generale nella società è da un lato securitaria, andando sempre di più verso i divieti, su tutto, dall'altro i politici trovano facile eco in quella opinione pubblica in cui qualsiasi comportamento "altro" suscita odio. Direi quasi a prescindere.
C'è anche una forte componente ideologica per cui non esistono scelte "individuali" perché ogni cosa che apparentemente riguarda solo noi, in un modo o nell'altro è strettamente collegata a una condizione collettiva e ecco che se pensi che andare a rischiare la vita in montagna riguarda solo e eclusivamente te, ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che non è così, dal momento in cui metti a rischio la vita dei soccorritori, o rappresenti un costo per la collettività,
Se ci aggiungiamo la naturale tendenza degli amministratori a lavarsene le mani semplicemente vietando, in modo di scaricare le responsabilità.
Se ci aggiungiamo che siamo governati da consorterie di imbecilli patentati.
Se ci aggiungiamo che le forze dell'ordine, come ampiamente dimostrato in epoca covid non si fanno alcuno scrupolo a eseguire anche gli ordini più assurdi e idioti.
Se ci aggiungiamo che i metodi di controllo diventano sempre più sofisticati e da grande fratello.
E' molto probabile che la tendenza generale vada sempre più verso i divieti.
Solo questione di tempo.
Siamo fortunati a essere vissuti in anni in cui la libertà in un modo o nell'altro riuscivi a ritagliartela.
Tuttavia, la tendenza generale nella società è da un lato securitaria, andando sempre di più verso i divieti, su tutto, dall'altro i politici trovano facile eco in quella opinione pubblica in cui qualsiasi comportamento "altro" suscita odio. Direi quasi a prescindere.
C'è anche una forte componente ideologica per cui non esistono scelte "individuali" perché ogni cosa che apparentemente riguarda solo noi, in un modo o nell'altro è strettamente collegata a una condizione collettiva e ecco che se pensi che andare a rischiare la vita in montagna riguarda solo e eclusivamente te, ci sarà sempre qualcuno che ti dirà che non è così, dal momento in cui metti a rischio la vita dei soccorritori, o rappresenti un costo per la collettività,
Se ci aggiungiamo la naturale tendenza degli amministratori a lavarsene le mani semplicemente vietando, in modo di scaricare le responsabilità.
Se ci aggiungiamo che siamo governati da consorterie di imbecilli patentati.
Se ci aggiungiamo che le forze dell'ordine, come ampiamente dimostrato in epoca covid non si fanno alcuno scrupolo a eseguire anche gli ordini più assurdi e idioti.
Se ci aggiungiamo che i metodi di controllo diventano sempre più sofisticati e da grande fratello.
E' molto probabile che la tendenza generale vada sempre più verso i divieti.
Solo questione di tempo.
Siamo fortunati a essere vissuti in anni in cui la libertà in un modo o nell'altro riuscivi a ritagliartela.
Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
Pasquale Iannetti è una guida alpina.fabius.b ha scritto: ↑dom dic 29, 2024 6:25 pm Se clicchi qui, anche Pasquale Iannetti dice che forse bisognerebbe giungere a qualche limitazione
Io non sarei d'accordo
https://www.quotidiano.net/cronaca/gior ... e-fuuqwqyt
E quindi, chi è abilitato a formare un giudizio, un parere tecnico, tale da costituire un supporto a una decisione amministrativa, se non un professionista abilitato della montagna, ovvero una guida alpina?
Con tutto il rispetto, ognuno porta acqua al mulino suo.
Forse Pasquale non ricorda che la montagna, prima di essere una professione, è innanzitutto una passione.
Re: Brutto tempo: vietato andare in montagna
https://www.ilrestodelcarlino.it/rimini ... a-s2cvc5yy
Intanto hanno aperto l'inchiesta.
L'indagine è raccapricciante:
la funivia aperta che doveva essere chiusa
la segnaletica errata
un rifugio chiuso
l'operato dei soccorsi
Manca proprio la mentalità che un alpinista abbia l'obbligo di contare solo su se stesso e che tutto il resto sia 'regalato'.
Intanto hanno aperto l'inchiesta.
L'indagine è raccapricciante:
la funivia aperta che doveva essere chiusa
la segnaletica errata
un rifugio chiuso
l'operato dei soccorsi
Manca proprio la mentalità che un alpinista abbia l'obbligo di contare solo su se stesso e che tutto il resto sia 'regalato'.