FuoriVia

Ho letto questo articolo e mi sembra interessante, soprattutto quando parla del problema che si sta creando, e cioè l'aumento dei praticanti in uno sport che ha limiti evidenti di fruizione: https://www.arrampicataverona.it/2024/04/19/oral-trad/
E' la stessa cosa che sta accadendo con il turismo in località che hanno limiti di accoglienza, ma lì si può pensare a limitazioni di vario genere, a numero chiuso, o altri rimedi, nel caso delle falesie non è così e quindi non so come si evolverà la questione: certo il rimedio proposto nell'articolo non mi sembra molto efficace, anche se personalmente lo sto attuando da anni perché non pubblico mai foto di falesie o itinerari escursionistici, ma non credo che sia un problema che si possa risolvere così.

Gug,
la soluzione non esiste!
io mi sono adeguato e... ho semplicemente smesso di arrampicare.
(visto che non potevo smettere di lavorare per andare ad arrampicare durante la settimana... )
CIAOOO!

che ci sia un boom della diffusione e del numero dei praticanti dell'arrampicata e' fuori questione.

per fortuna moltissimi rimangono esclusivamente su plastica; proprio l'altro giorno ero vicino a due che vedo tutte le volte in palestra e che si tengono abbbestia e uno fa all'altro...sai che sono andato su roccia sabato? eh tutto un altro mondo....e l'altro risponde, eh prima o poi ci andro' anche io....

Non ho resistito e faccio...scusateeeeeeeeeeeeee ma voi non avete mai arrampicato su roccia? io vengo qui solo perche' non posso andare in falesia quando voglio, questo e' un surrogato e mi sembra di essere un criceto....loro erano tranquilli e mi hanno detto che va bene cosi

poi c'e' la questione della zona, credo che la valle del sarca e la val d'adige, finale e sardegna siano dei mondi a parte rispetto le altre zone.
prima di tutto sono le uniche zone italiane dove ci sono stranieri in massa, soprattutto tedeschi (altre non me ne vengono in mente) e tutti sappiamo la problematica dovuta ai tedeschi che occupano in 7 i due tiri piu' facili della falesia, ci fanno giri a raffica solo su quelli lasciando su la corda e occupandoli ... Sappiamo anche che sono popoli super tirchi, non compreranno mai una guida, non daranno mai un euro a chicchessia per cambiare una sosta e che non compreranno mai una birra al bar del paese per ingentilirsi gli abitanti della zona contribuendo all'economia locale.

Parlando dell'unica zona che conosco, il lecchese
Io sono stato fermo 5 anni e ho ripreso da due (quindi ho un po il polso della situazione, tipo quando non vedi i bambini di un amico per 5 anni e te li ritrovi tipo con i baffetti) anche se arrampico quasi solo durante la settimana (lecco e' attaccata a milano, per cui grandi numeri) . Comunque, qui ci sono sicuramente piu climber nella fascia medio-bassa/bassissima rispetto anni fa pero' la situazione e' ancora vivibile e mi capita spessissimo di andare in falesie di nome ed essere praticamente solo con il socio.

giannimiao ha scritto: ↑lun mag 06, 2024 7:50 am Gug,
la soluzione non esiste!
io mi sono adeguato e... ho semplicemente smesso di arrampicare.
(visto che non potevo smettere di lavorare per andare ad arrampicare durante la settimana... )
CIAOOO!

Forse più che parlare di soluzione si può cercare di cambiare atteggiamenti e sperare che tale cambio, unito ad altri fattori, riesca a migliorare la situazione.
Ci sono sicuramente fattori che influiscono, uno di questi è che sono molto aumentate le falesie: ad esempio nella zona di Frasassi negli ultimi 15 anni sono probabilmente decuplicati i tiri.
Un altro cambio di atteggiamento, oltre a quello di cui parla l'articolo, potrebbe essere quello in ambito CAI di non porsi l'obiettivo di fare quanti più corsi possibili e cercare di massimizzare le iscrizioni come si faceva vent'anni fa.
Voi ne vedete altri?

gug ha scritto: ↑lun mag 06, 2024 10:59 am
Un altro cambio di atteggiamento, oltre a quello di cui parla l'articolo, potrebbe essere quello in ambito CAI di non porsi l'obiettivo di fare quanti più corsi possibili e cercare di massimizzare le iscrizioni come si faceva vent'anni fa.

quelli del cai sono dei furbetti mica da ridere, falesie "chiodate" ufficialmente dal cai, io non ne conosco ... magari gente iscritta al cai che chioda si, tipo a lecco c'e' rocchi. Poi succede come a lumignano che si sono appropriati dalla falesia chiodata principalmente da minetto e amici oppure capita di trovare un cartello appeso ad una pianta ad inizio del sentiero di avvicinamento

attenzione che sabato 9 maggio nella falesia XXX terremo un corso di arrampicata e occuperemo 47 tiri su 51 che ce n'e',
grazie per la collaborazione
CAI di YYY

che poi magari di quella falesia non hanno chiodato manco 1/2 tiro

gug ha scritto: ↑lun mag 06, 2024 10:59 am
Voi ne vedete altri?

Sì, chiodare solo falesie a più di mezz'ora di avvicinamento, meglio ancora se un'oretta.
Non vedo altre soluzioni, visto l'andazzo.

Dani!o ha scritto: ↑lun mag 06, 2024 2:23 pm

gug ha scritto: ↑lun mag 06, 2024 10:59 am
Voi ne vedete altri?

Sì, chiodare solo falesie a più di mezz'ora di avvicinamento, meglio ancora se un'oretta.
Non vedo altre soluzioni, visto l'andazzo.

Sicuramente scremi ....pero ci sono falesie con un'ora e passa e pure affollate

anche se mi do la zappa sui piedi da solo, vista l'età e la scarsa tenenza, se vuoi tenere lontana la gente da una falesia:
- non divulgare nulla
- chioda lungo
- grada stretto

giorgiolx ha scritto: ↑lun mag 06, 2024 2:58 pm

Dani!o ha scritto: ↑lun mag 06, 2024 2:23 pm

gug ha scritto: ↑lun mag 06, 2024 10:59 am
Voi ne vedete altri?

Sì, chiodare solo falesie a più di mezz'ora di avvicinamento, meglio ancora se un'oretta.
Non vedo altre soluzioni, visto l'andazzo.

Sicuramente scremi ....pero ci sono falesie con un'ora e passa e pure affollate

Mah, sarà come dici tu. Io ne conosco una sola, estiva, con l'avvicinamento di un'ora ma non vedo tutta 'sta folla, soprattutto non vedo intere famiglie di tedeschi dall'ultimo nato al nonno che vogliono salire tutti quanti in catena.

Non so che zone frequenti te ma tipo la stoppani ha molti tiri unti...