[Lastei d'Agner]Via dei cacciatori
Inviato: mar set 03, 2024 11:29 pm
Qualche giorno fa ho ripetuto con amici questo percorso, già fatto un paio d'anni prima, figlio però di una ancor precedente escursione sul Col Negro.
Quella prima volta avevamo raggiunto la cima di questo colle mugoso, più che altro in cerca di una posizione panoramica verso la parete nord dell'Agner.
Eravamo in due e presa la traccia che dalla strada asfaltata della val di San Lucano si dirige verso il bivacco Cozzolino, in prossimità dello spigolo nord l'avevamo abbandonata per risalire il canalino vegeto-minerale scivoloso e pendente che origina dalla forcelletta del detto colle.
La giornata non era delle migliori, mangiato qualcosa in cima aveva cominciato a piovigginare e a noi non era rimasto che rientrare lungo il percorso d'andata.
Ormai arrivato alla base del canalino mi ero accorto di esser solo, l'amico dietro di me non c'era più, mancava anche la rete al cellulare e non potevo contattarlo, l'attesi per un'ora nel dubbio se risalire per cercarlo o andare alla macchina e poi al paese per chiamare i soccorsi.
Si presentò poi con i calzoni che continuavano a cadergli lungo le gambe appesantiti dalla pioggia, portava una tuta di cotone; ma non era stato questo l'inghippo, semplicemente all'inizio della discesa, senza dirmi niente, si era voltato e risalito in forcella per esplorare una traccia con qualche vecchio bollo rosso che avevamo visto andare verso l'alto e chissà dove portava.
La curiosità rimase nel cassetto finché sul web non trovai per caso una relazione:
https://www.ormeverticali.it/relazioni/ ... acciatori/
Si trattava di una vecchia via di cacciatori che risaliva in parte il vallone delle Scandole per poi lasciarlo e arrivare direttamente sulla cresta dei Lastei. La locale sezione Cai da questo itinerario ne aveva sviluppato un altro che percorreva integralmente il vallone, itinerario poi non più manutenuto e abbandonato, forse per la pericolosità del tratto superiore.
Due anni fa ho percorso la via dei cacciatori con un amico e devo dire che le aspettative sono state ampiamente superate: l'ambiente, le viste, il senso di grandezza e isolamento, tutto ha concorso a renderlo un percorso unico, tanto che mi era venuta voglia di condividerlo anche con altri amici.
L'Agner visto dalla val di San Lucano, alla sua destra la torre armena, ancor più a destra il mugoso Col Negro.
Risalendo il canale che porta al Col Negro.
Prosecuzione del Vallon delle Scandole oltre il Col Negro.
Alcune foto come queste sono della prima uscita.
Quella prima volta avevamo raggiunto la cima di questo colle mugoso, più che altro in cerca di una posizione panoramica verso la parete nord dell'Agner.
Eravamo in due e presa la traccia che dalla strada asfaltata della val di San Lucano si dirige verso il bivacco Cozzolino, in prossimità dello spigolo nord l'avevamo abbandonata per risalire il canalino vegeto-minerale scivoloso e pendente che origina dalla forcelletta del detto colle.
La giornata non era delle migliori, mangiato qualcosa in cima aveva cominciato a piovigginare e a noi non era rimasto che rientrare lungo il percorso d'andata.
Ormai arrivato alla base del canalino mi ero accorto di esser solo, l'amico dietro di me non c'era più, mancava anche la rete al cellulare e non potevo contattarlo, l'attesi per un'ora nel dubbio se risalire per cercarlo o andare alla macchina e poi al paese per chiamare i soccorsi.
Si presentò poi con i calzoni che continuavano a cadergli lungo le gambe appesantiti dalla pioggia, portava una tuta di cotone; ma non era stato questo l'inghippo, semplicemente all'inizio della discesa, senza dirmi niente, si era voltato e risalito in forcella per esplorare una traccia con qualche vecchio bollo rosso che avevamo visto andare verso l'alto e chissà dove portava.
La curiosità rimase nel cassetto finché sul web non trovai per caso una relazione:
https://www.ormeverticali.it/relazioni/ ... acciatori/
Si trattava di una vecchia via di cacciatori che risaliva in parte il vallone delle Scandole per poi lasciarlo e arrivare direttamente sulla cresta dei Lastei. La locale sezione Cai da questo itinerario ne aveva sviluppato un altro che percorreva integralmente il vallone, itinerario poi non più manutenuto e abbandonato, forse per la pericolosità del tratto superiore.
Due anni fa ho percorso la via dei cacciatori con un amico e devo dire che le aspettative sono state ampiamente superate: l'ambiente, le viste, il senso di grandezza e isolamento, tutto ha concorso a renderlo un percorso unico, tanto che mi era venuta voglia di condividerlo anche con altri amici.
L'Agner visto dalla val di San Lucano, alla sua destra la torre armena, ancor più a destra il mugoso Col Negro.
Risalendo il canale che porta al Col Negro.
Prosecuzione del Vallon delle Scandole oltre il Col Negro.
Alcune foto come queste sono della prima uscita.