[Col Nudo-Cavallo] Monte Laura
Inviato: gio mar 21, 2024 6:59 pm
Una breve escursione fatta recentemente, non difficile ma in alcuni tratti faticosa, con qualche bel panorama.
Questo inverno ho 'scoperto' le prealpi friulane, grazie sicuramente alla vituperata autostrada pedemontana veneta che permette spostamenti verso la Valcellina e la val Tramontina con tempistiche accettabili.
L'ambiente mi ha stupito e conquistato, in qualche maniera assomiglia ai Monti del Sole, montagna dimenticata, montagna in cui ancora si trova segno del vissuto passato, in molti casi montagna con quote basse che permettono la frequentazione invernale, zecche...ma a queste sono abituato ed anzi per vari motivi mi stanno pure simpatiche.
Il monte Laura è una diramazione laterale del gruppo del Col Nudo-Cavallo e quindi pur trovandosi in terra friulana appartiene alle Prealpi Venete.
La cima è poco più alta di 1200 metri, alla fine di una dorsale che diciamo parte dal lago di Barcis, dorsale che sulla carta mi sembrava interessante.
Abbiamo quindi scelto di parcheggiare in val Pentina in modo da percorrere quasi integralmente la dorsale per poi scendere verso un ricovero e tornare alla macchina con un percorso ad anello.
Durante l'estate i parcheggi in val Pentina sono a pagamento e la valle è invasa dai turisti, come ci ha detto un signore che vive lì 'è come essere a Lignano'. Noi in questo stagione abbiamo parcheggiato liberamente e non abbiamo trovato nessuno.
Dal parcheggio, seguendo una strada asfaltata, siamo saliti moderatamente verso destra fino a incrociare il sentiero che segue la dorsale.
Il primo tratto ha una buona pendenza e conferma la tesi che abbiamo sviluppato nelle precedenti uscite in terra friulana: i friulani amano andar su dritto per dritto, senza tanti zigo zago!
Successivamente la pendenza si attenua, si aprono scorci verso la Valcellina e verso il lago di Barcis.
La seconda parte della dorsale presenta invece tratti ancora più verticali e ingannevoli, sembra sempre manchi poco alla cima, salvo scoprire che ce n'è sempre una dopo, con continui saliscendi.
La cima propone un bel panorama, almeno in questo periodo, con il gruppo del Cavallo ben innevato che fa da sfondo.
La dorsale prosegue fino al monte Angelo, dove la si lascia e si scende attraverso un bel bosco di faggio e un sentiero rilassante verso il bivacco Bitter.
La fascia di bosco che circonda il bivacco presenta numerosi schianti, forse Vaia?Boh, comunque il sentiero è stato ben ripulito.
Dal bivacco il sentiero scende portandosi con percorso interessante verso il fondo della valle, passando anche per una sorgente.
Ritorno all'auto sulla strada asfaltata.
Mentre ci cambiamo e controlliamo se abbiamo ospiti attaccati, incontriamo il signore citato prima che ci ragguaglia su altri sentieri della zona e ci racconta particolari storici.
Alla fine un migliaio di metri di dislivello e una bella cresta erbosa panoramica.
Questo inverno ho 'scoperto' le prealpi friulane, grazie sicuramente alla vituperata autostrada pedemontana veneta che permette spostamenti verso la Valcellina e la val Tramontina con tempistiche accettabili.
L'ambiente mi ha stupito e conquistato, in qualche maniera assomiglia ai Monti del Sole, montagna dimenticata, montagna in cui ancora si trova segno del vissuto passato, in molti casi montagna con quote basse che permettono la frequentazione invernale, zecche...ma a queste sono abituato ed anzi per vari motivi mi stanno pure simpatiche.
Il monte Laura è una diramazione laterale del gruppo del Col Nudo-Cavallo e quindi pur trovandosi in terra friulana appartiene alle Prealpi Venete.
La cima è poco più alta di 1200 metri, alla fine di una dorsale che diciamo parte dal lago di Barcis, dorsale che sulla carta mi sembrava interessante.
Abbiamo quindi scelto di parcheggiare in val Pentina in modo da percorrere quasi integralmente la dorsale per poi scendere verso un ricovero e tornare alla macchina con un percorso ad anello.
Durante l'estate i parcheggi in val Pentina sono a pagamento e la valle è invasa dai turisti, come ci ha detto un signore che vive lì 'è come essere a Lignano'. Noi in questo stagione abbiamo parcheggiato liberamente e non abbiamo trovato nessuno.
Dal parcheggio, seguendo una strada asfaltata, siamo saliti moderatamente verso destra fino a incrociare il sentiero che segue la dorsale.
Il primo tratto ha una buona pendenza e conferma la tesi che abbiamo sviluppato nelle precedenti uscite in terra friulana: i friulani amano andar su dritto per dritto, senza tanti zigo zago!
Successivamente la pendenza si attenua, si aprono scorci verso la Valcellina e verso il lago di Barcis.
La seconda parte della dorsale presenta invece tratti ancora più verticali e ingannevoli, sembra sempre manchi poco alla cima, salvo scoprire che ce n'è sempre una dopo, con continui saliscendi.
La cima propone un bel panorama, almeno in questo periodo, con il gruppo del Cavallo ben innevato che fa da sfondo.
La dorsale prosegue fino al monte Angelo, dove la si lascia e si scende attraverso un bel bosco di faggio e un sentiero rilassante verso il bivacco Bitter.
La fascia di bosco che circonda il bivacco presenta numerosi schianti, forse Vaia?Boh, comunque il sentiero è stato ben ripulito.
Dal bivacco il sentiero scende portandosi con percorso interessante verso il fondo della valle, passando anche per una sorgente.
Ritorno all'auto sulla strada asfaltata.
Mentre ci cambiamo e controlliamo se abbiamo ospiti attaccati, incontriamo il signore citato prima che ci ragguaglia su altri sentieri della zona e ci racconta particolari storici.
Alla fine un migliaio di metri di dislivello e una bella cresta erbosa panoramica.