Il sentiero penso sia dedicato a uno del posto e quindi dev'essere stato fatto da un Cai locale, non penso siano triestini, ma non ho approfondito la questione.Davide ha scritto: ↑mer set 18, 2024 10:45 am Ciao Giangi,
bel giro, e sempre bella roccia su quei versanti!
Una ventina di anni fa avevo salito il vallon delle Scandole, senza sbagliare sul primo tratto solo grazie ad una precedente ricognizione del compare con cui stavo salendo. Ricordo comunque che le maggiori difficoltà erano nel prendere una traccia tutto sommato buona che zigzagava nel bosco senza pendenze eccessive, sbucando all'inizio del canalone, un pò sotto del gran paretone giallo della torre Armena.
Un annetto fa, girovagando in rete (ma non riesco più a ritrovare l'articolo), avevo letto di un sentiero che dei triestini (mi pare) stessero attrezzando in memoria di qualche socio defunto per collegare il bivacco Cozzolino con il forcellino del Col Negro. Sono anche passato di là, ma ero di fretta e non mi sono messo a guardare da che punto del sentiero per il bivacco staccasse questa presunta variante. Dal tuo scritto non mi è chiarissimo se l'hai percorsa integralmente fino al Col Negro; se si, come l'hai trovata?
Per spiegare in breve, la prima volta l'ho fatto per arrivare al Col Negro.
Poi l'ho fatto una seconda volta per fare il giro completo, la seconda o terza foto che ho messo è proprio il mio amico che sta risalendo il canale, difficoltà variabile massimo secondo su paretine vegeto-terra-roccia, la seconda volta che l'ho fatto l'ho trovato meno battuto della prima e anche i piccoli segni rossi mi sembravano meno evidenti, secondo me non è più manutenuto.
L'ultima volta invece non siamo passati per quel canale ma appunto risalendo il bosco per poi confluire direttamente nel vallon delle scandole poco sotto il Col Negro, penso dove sei passato tu.
Ma quindi hai fatto il vallon delle scandole fino al bivacco o hai mollato prima e fatto qualche scalata?
Perché mi piacerebbe avere indicazioni sulla parte superiore che non ho percorso, quella che parte appunto dalla base della torre armena e arriva direttamente al bivacco.