[Malnisio]Pala d'Altei
[Malnisio]Pala d'Altei
Nonostante il titolo, lo scopo principale di questa escursione è stato completare la conoscenza del vecchio impianto idroelettrico della val Cellina.
L'esplorazione è stata portata avanti in più uscite, in più versanti e in più parti, vista la grandezza dell'opera.
Attualmente le principali opere idrauliche che caratterizzano la val Cellina sono la diga di Ravedis al termine della valle, con lo scopo di 'difesa' della pianura dalle alluvioni, e la diga di Barcis, a scopi idroelettrici.
A Barcis ci si arriva rapidamente dalla pianura con una nuova strada, attraverso una serie di gallerie e viadotti, ma non è sempre stato così. Fino a poco più di cento anni fa il collegamento tra l'ultimo abitato della val Cellina, Andreis, e la pianura, era possibile solo attraverso una scomoda mulattiera che risaliva le pendici tra il monte Fara e il monte Jouf fino alla forcella della Croce, per poi scendere verso Maniago Libera.
Il Cellina infatti aveva scavato una forra lunga chilometri che precludeva il transito attraverso le sue rive.
Finché agli inizi del secolo scorso la crescente richiesta di energia elettrica sbloccò la situazione con la costruzione di un canale lungo oltre sette chilometri sopra le sponde del Cellina che prendeva l'acqua poco a valle di Andreis e la portava con pendenza dolce e costante, e bucando gli ultimi rilievi, sopra la cittadina di Malnisio, in pianura.
Sopra il canale, per la maggior parte del percorso, fu realizzata una strada, detta vecchia strada della val Cellina, visto che oggi ce n'è una nuova.
Purtroppo la strada, nonostante un restauro relativamente recente, è chiusa al transito per il pericolo di caduta sassi e massi, un vero peccato perché l'ambiente che attraversa è straordinario, dal punto di vista storico e naturalistico ma anche 'estetico'.
Ma con un po' di fantasia e immaginazione si può comunque ricostruire questo magnifico percorso che nel corso degli anni ha subito qualche modifica.
Partendo dal lago di Barcis il primo tratto di strada viene aperto durante il periodo estivo al transito pedonale a pagamento, fino alla confluenza del torrente Molassa.
La confluenza, dove la forra del Cellina incontra la forra del Molassa, è raggiungibile in auto dall'altra parte, è sempre aperta ed è forse il tratto più scenografico dell'intero tracciato.
Qualche centinaio di metri a valle della confluenza era stata costruita l'opera di presa dell'acqua per la centrale di Malnisio ma il transito da qui è vietato (o almeno noi abbiamo trovato una transenna con il divieto). Come scrivevo prima, dalla presa parte un canale che corre sul fianco destro del Cellina, visibile solo in alcuni punti visto che per la maggior parte è coperto dalla strada stessa, salvo gli ultimi chilometri dove le due opere divergono:il canale devia a destra e attraverso una galleria oltrepassa i rilievi per sbucare sopra Malnisio, la strada continua sulla sponda destra della valle fino a innestarsi su quella nuova in corrispondenza del lago di Ravedis. In questo tratto in verità la situazione a suo tempo ha subito un cambiamento visto che il riempimento del lago di Ravedis rischiava di allagare la strada cosicché era stata costruita una nuova galleria che ancora una volta seguiva e sovrastava quella del canale per poi nel tratto finale deviare a sinistra e sbucare più avanti.
L'esplorazione è stata portata avanti in più uscite, in più versanti e in più parti, vista la grandezza dell'opera.
Attualmente le principali opere idrauliche che caratterizzano la val Cellina sono la diga di Ravedis al termine della valle, con lo scopo di 'difesa' della pianura dalle alluvioni, e la diga di Barcis, a scopi idroelettrici.
A Barcis ci si arriva rapidamente dalla pianura con una nuova strada, attraverso una serie di gallerie e viadotti, ma non è sempre stato così. Fino a poco più di cento anni fa il collegamento tra l'ultimo abitato della val Cellina, Andreis, e la pianura, era possibile solo attraverso una scomoda mulattiera che risaliva le pendici tra il monte Fara e il monte Jouf fino alla forcella della Croce, per poi scendere verso Maniago Libera.
Il Cellina infatti aveva scavato una forra lunga chilometri che precludeva il transito attraverso le sue rive.
Finché agli inizi del secolo scorso la crescente richiesta di energia elettrica sbloccò la situazione con la costruzione di un canale lungo oltre sette chilometri sopra le sponde del Cellina che prendeva l'acqua poco a valle di Andreis e la portava con pendenza dolce e costante, e bucando gli ultimi rilievi, sopra la cittadina di Malnisio, in pianura.
Sopra il canale, per la maggior parte del percorso, fu realizzata una strada, detta vecchia strada della val Cellina, visto che oggi ce n'è una nuova.
Purtroppo la strada, nonostante un restauro relativamente recente, è chiusa al transito per il pericolo di caduta sassi e massi, un vero peccato perché l'ambiente che attraversa è straordinario, dal punto di vista storico e naturalistico ma anche 'estetico'.
Ma con un po' di fantasia e immaginazione si può comunque ricostruire questo magnifico percorso che nel corso degli anni ha subito qualche modifica.
Partendo dal lago di Barcis il primo tratto di strada viene aperto durante il periodo estivo al transito pedonale a pagamento, fino alla confluenza del torrente Molassa.
La confluenza, dove la forra del Cellina incontra la forra del Molassa, è raggiungibile in auto dall'altra parte, è sempre aperta ed è forse il tratto più scenografico dell'intero tracciato.
Qualche centinaio di metri a valle della confluenza era stata costruita l'opera di presa dell'acqua per la centrale di Malnisio ma il transito da qui è vietato (o almeno noi abbiamo trovato una transenna con il divieto). Come scrivevo prima, dalla presa parte un canale che corre sul fianco destro del Cellina, visibile solo in alcuni punti visto che per la maggior parte è coperto dalla strada stessa, salvo gli ultimi chilometri dove le due opere divergono:il canale devia a destra e attraverso una galleria oltrepassa i rilievi per sbucare sopra Malnisio, la strada continua sulla sponda destra della valle fino a innestarsi su quella nuova in corrispondenza del lago di Ravedis. In questo tratto in verità la situazione a suo tempo ha subito un cambiamento visto che il riempimento del lago di Ravedis rischiava di allagare la strada cosicché era stata costruita una nuova galleria che ancora una volta seguiva e sovrastava quella del canale per poi nel tratto finale deviare a sinistra e sbucare più avanti.
Re: [Malnisio]Pala d'Altei
Attualmente il tutto è chiuso al transito; è invece liberamente visitabile la parte finale dell'opera idroelettrica, quel canale che sbucava dalla montagna e veniva portato sopra l'ex centrale elettrica di Malnisio per alimentare quattro turbine attraverso quattro condotte ben visibili dalla strada che attraversa il paese.
L'escursione parte direttamente dal parcheggio della centrale, visitabile all'interno, non ho capito bene se il sabato o la domenica.
Subito dietro la centrale si percorre la rampa parallela alle condotte che porta alla vasca superiore. La vasca veniva rifornita dal canale, nel primo tratto il sentiero si tiene sotto il muretto di contenimento del canale stesso.
Dove si incrocia un sentiero proveniente dal basso si comincia a camminare sul coronamento del muretto. In corrispondenza di un torrente il canale descrive una pittoresca ansa dove è presente uno slargo che faceva d'accumulo.
L'escursione parte direttamente dal parcheggio della centrale, visitabile all'interno, non ho capito bene se il sabato o la domenica.
Subito dietro la centrale si percorre la rampa parallela alle condotte che porta alla vasca superiore. La vasca veniva rifornita dal canale, nel primo tratto il sentiero si tiene sotto il muretto di contenimento del canale stesso.
Dove si incrocia un sentiero proveniente dal basso si comincia a camminare sul coronamento del muretto. In corrispondenza di un torrente il canale descrive una pittoresca ansa dove è presente uno slargo che faceva d'accumulo.
Re: [Malnisio]Pala d'Altei
Si continua a seguire il canale fino allo sbocco della galleria dove ovviamente termina la possibilità di seguire il canale ma il sentiero prosegue verso l'alto passando accanto ad una sorgente.
Decidiamo quindi di puntare al monte soprastante,la pala d'altei, per il sentiero che lo circuisce da nord.
Seguiamo in parte una sterrata, in parte delle scorciatoie, per poi prendere un sentiero che si alza verso destra in mezzo al bosco con qualche bella veduta sul lago.
Infine sbuca sulla strada asfaltata che porta ad un osservatorio astronomico. Decidiamo quindi di puntare al monte soprastante,la pala d'altei, per il sentiero che lo circuisce da nord.
Seguiamo in parte una sterrata, in parte delle scorciatoie, per poi prendere un sentiero che si alza verso destra in mezzo al bosco con qualche bella veduta sul lago.
Re: [Malnisio]Pala d'Altei
Più in alto troviamo anche neve , per fortuna già pestata, arrivando ad un bivio da dove mancano ulteriori cento metri di dislivello alla vetta.
In cima il tempo non è dei migliori, vento e nuvole che precludono la vista, freddo...si torna velocemente al bivio e si continua la circumnavigazione della pala scendendo verso un vallone bucolico.
In cima il tempo non è dei migliori, vento e nuvole che precludono la vista, freddo...si torna velocemente al bivio e si continua la circumnavigazione della pala scendendo verso un vallone bucolico.
Re: [Malnisio]Pala d'Altei
Si scende ancora e continuando a traversare verso sinistra si arriva alla casera Rupeit, sotto la cima della pala a sud, dove possiamo finalmente mangiare. Nel frattempo comincia anche a fioccare.
E con questo si conclude la nostra esplorazione sulla val Cellina, per chi è interessato, consiglio vivamente la visita.
Decidiamo quindi di scendere per la strada che ci sembra più diretta, in direzione dello zuccul supigna, per bei prati pendenti,
per la casera Pian della Corona e rientrando sul tratto finale del canale e infine alla centrale.E con questo si conclude la nostra esplorazione sulla val Cellina, per chi è interessato, consiglio vivamente la visita.
Re: [Malnisio]Pala d'Altei
Traccia del giro
Re: [Malnisio]Pala d'Altei
Giangi, mi pare che facciamo parecchi giri simili
La Pala d'Altei l'abbiamo salita direttamente da Malnisio, perdendoci però l'imbocco dell'antica galleria del Cellina
Per la vecchia strada invece so di qualcuno che la percorre scavalcando o strisciando per i vari cancelli, che non sono poi così bloccanti in effetti
Mi ricordo di quando la percorrevo da piccolo per i picnic a Barcis e penso che meriterebbe maggior frequentazione. invece di spender soldi per il ponte tibetano, potrebbero curare di più la manutenzione delle gallerie per ampliare il percorso turistico.
Visto che hai già fatto torrentismo, ti consiglio caldamente di scendere il torrente Molassa, la discesa non presenta particolari difficoltà (non ci sono calate) e il posto è veramente suggestivo. Se vuoi ti do i punti di ingresso e uscita.
La Pala d'Altei l'abbiamo salita direttamente da Malnisio, perdendoci però l'imbocco dell'antica galleria del Cellina
Per la vecchia strada invece so di qualcuno che la percorre scavalcando o strisciando per i vari cancelli, che non sono poi così bloccanti in effetti
Mi ricordo di quando la percorrevo da piccolo per i picnic a Barcis e penso che meriterebbe maggior frequentazione. invece di spender soldi per il ponte tibetano, potrebbero curare di più la manutenzione delle gallerie per ampliare il percorso turistico.
Visto che hai già fatto torrentismo, ti consiglio caldamente di scendere il torrente Molassa, la discesa non presenta particolari difficoltà (non ci sono calate) e il posto è veramente suggestivo. Se vuoi ti do i punti di ingresso e uscita.
Re: [Malnisio]Pala d'Altei
A me dall'alto il torrente Molassa ha fatto paura
E come diceva Gioele Dix commentando i cartelli di divieto sui treni, in Italia non basta il divieto ma deve essere 'severamente vietato' perché sia veramente vietato
Secondo me la manutenzione della vecchia strada necessita di troppe risorse...anche a pagamento la vedo dura e tutto sommato a me va bene così.
E come diceva Gioele Dix commentando i cartelli di divieto sui treni, in Italia non basta il divieto ma deve essere 'severamente vietato' perché sia veramente vietato
Secondo me la manutenzione della vecchia strada necessita di troppe risorse...anche a pagamento la vedo dura e tutto sommato a me va bene così.
Re: [Malnisio]Pala d'Altei
Bravo giangi, bel giro e bella ricerca