Assassinio dell'impossibile : Messner si contraddice ?

[fabius.b]

Come da titolo, stavo rileggendo l'editoriale di ottobre del 68 della rivista del CAI a firma Messner e ragionando, mi son tornati alla mente alcuni racconti di Ivo Rabanser, riguardo la salita del giovane Raihnold del Pilastro di mezzo del Sass de la Crusc.
In particolare il chiodo del pendolo, appena sotto la placca di VIII.

Ma se è vero che la placca l'ha passata in libera, e' altrettanto vero che per raggiungere la piccola cengia da dove è partito, ha dovuto piantarlo, il famoso chiodo, e pendolarci su.

E allora, estremizzando, anche Messner avrebbe ucciso il drago!

Che differenza fa?
I chiodi si usano solo in sosta, come lui dice e non per la progressione.

Io non riesco a trovare delle differenze.

Voi che ne pensate?

[Spartaco]

il pressione.uccide il drago.

[fabius.b]

Quello era San Giorgio

[piazarol]

il pressione.uccide il drago.

è il pressione che uccide il drago...

appunto

... o, per dirla in altra maniera:
tornando a quanto appena sopra....
''il saggio guarda la luna, 'quell altro' guarda il dito"


saluti e nuts, tricam friends (o resinati, a scelta )

[fabius.b]

Te sei un delinguente!

[Davide]

Rainoldo faceva chiaramente riferimento al chiodo a pressione, che in teoria non metteva.
Presumo che quelli che si possono trovare in alcune sue vie (tipo quella sul Sasso delle Nove) siano stati messi dai ripetitori.

C'è anche da dire che era si un fine liberista e un anticipatore dei tempi - perlomeno nel periodo pre-ottomila - ma anche lui faceva passi in artificiale. Non ricordo in che libro, ma ho una sua foto in staffe e scarponi con didascalia "Messner in apertura sul Gran Muro".

Sul pilastro di mezzo, eccezion fatta per la placca, dice chiaramente di aver pendolato, e quindi di aver azzerato

[Buzz]

Non pensavo ci fossero ancora discussioni su questi argomenti...

che poi stiamo parlando di un periodo in cui l'idea di arrampicata libera dimorava ancora nell'iperuranio (tranne rare eccezioni di nicchia divenute note solo molto più tardi come John Gill ...) e l'azzero o i traversi a corda o a pendolo erano la normalità che nulla aveva a che fare con il chiodo a pressione

[fabius.b]

Bho
C'è una infinità di grigi fra il bianco e il nero.
Piuttosto che sfracellarsi ci sta pure il chiodo a pressione a parer mio
Altra cosa è una via di salita costellata di chiodini, ma la purezza assoluta a sto punto è quella di Paolino Preuss


". Non basta essere all'altezza delle difficoltà che si affrontano, bisogna essere superiori a esse.
La misura delle difficoltà che uno scalatore può affrontare in discesa, con sicura e piena coscienza delle proprie capacità, deve rappresentare l'estremo limite delle difficoltà che egli affronta in salita.
L'impiego di mezzi artificiali trova giustificazione solo in caso di pericolo incombente.
Il chiodo da roccia deve essere un rimedio di emergenza, e non il fondamento del proprio sistema di arrampicata.
La corda può essere una facilitazione, ma non il mezzo indispensabile per effettuare una scalata.
Tra i massimi principi vi è quello della sicurezza. Non però la sicurezza che risolve forzosamente con mezzi artificiali le incertezze di stile, bensì la sicurezza fondamentale che ciascun alpinista deve conquistarsi con una corretta valutazione delle proprie capacità. "

[Buzz]

Ovviamente, la forma più pura è quella di Preuss.

Ma fra un chiodo, o un dado, o un friend che puoi mettere solo se la conformazione rocciosa lo accetta (e a volte lo fa a malincuore...) e un qualsiasi altro "infisso geotecnico" (cit) c'è una notevole differenza.

[Davide]

Comunque Fabius, mi ricordo di un vecchio Alp dove lessi questa storia
Quando Larcher stava aprendo con Vigiani la sua via a (pochi) spit in Marmolada, si domandava cosa ne avrebbe pensato Messner; era preoccupato del giudizio, evidentemente. Così preoccupato che andò a chiederglielo di persona e il Rainoldo gli disse - non ricordo le esatte parole - che era tutto ok, che era l'evoluzione etc etc
Se ripesco l'articolo, lo posto così proviamo a discutere se è una contraddizione o no, ok?