La montagna non perdona
La montagna non perdona
Possibile che ad ogni incidente di montagna si debbano ancora leggere frasi fatte idiote e prive di qualsiasi significato come "la montagna non perdona" (ancora oggi su un quotidiano nazionale)?
Possibile che ad ogni impresa più o meno importante si scriva che lo scalatore era "a mani nude"?
Possibile che quando si parla di cambiamenti climatici o inquinamento si debba leggere la formula bruta del diossido di carbonio scritta in tutte le possibili varianti grafiche sbagliate (che qui sul forum non è nemmeno possibile riportare perché non si possono fare apici pedici eccetera...), incluso Co2 [2 al pedice] (che se esistesse sarebbe un dimero del cobalto) o confondendolo con il CO (che è il monossido di carbonio cioè un altro composto che non c'entra niente)?
Possibile che quando si parla di un prete per dire che è stato ordinato si scriva che "ha preso i voti"? (confondendolo con un monaco o frate)
Possibile che quando si scrive di un vescovo lo si confonda in tutti i modi con un cardinale? ("la porpora", "sua eminenza" eccetera)
Penso che chi fa comunicazione professionalmente (ma anche solo per passione o hobby) quando scrive su un argomento su cui non sia ferrato, dovrebbe accertarsi di non scrivere inesattezze o luoghi comuni.
Devi scrivere un articolo su un argomento religioso, ma sei uno che non va in chiesa da trent'anni? Avrai come tutti una zia baciapile: alza il telefono, chiedile...
Devi scrivere su un problema di inquinamento o di un incidente chimico? Avrai fatto le superiori, almeno un'ora di chimica in quarta... riapri un attimo il manuale delle medie, guarda su Wikipedia, o chiedi un aiuto a tuo nipote che ha fatto l'esame il mese scorso...
Devi scrivere un pezzo su un avvenimento di montagna ma tu vai solo al mare? Avrai un vicino di scrivania addetto alla cronaca politica ma fanatico di alpinismo... chiedigli di riguardarti il pezzo prima di scrivere scemate!
Possibile che ad ogni impresa più o meno importante si scriva che lo scalatore era "a mani nude"?
Possibile che quando si parla di cambiamenti climatici o inquinamento si debba leggere la formula bruta del diossido di carbonio scritta in tutte le possibili varianti grafiche sbagliate (che qui sul forum non è nemmeno possibile riportare perché non si possono fare apici pedici eccetera...), incluso Co2 [2 al pedice] (che se esistesse sarebbe un dimero del cobalto) o confondendolo con il CO (che è il monossido di carbonio cioè un altro composto che non c'entra niente)?
Possibile che quando si parla di un prete per dire che è stato ordinato si scriva che "ha preso i voti"? (confondendolo con un monaco o frate)
Possibile che quando si scrive di un vescovo lo si confonda in tutti i modi con un cardinale? ("la porpora", "sua eminenza" eccetera)
Penso che chi fa comunicazione professionalmente (ma anche solo per passione o hobby) quando scrive su un argomento su cui non sia ferrato, dovrebbe accertarsi di non scrivere inesattezze o luoghi comuni.
Devi scrivere un articolo su un argomento religioso, ma sei uno che non va in chiesa da trent'anni? Avrai come tutti una zia baciapile: alza il telefono, chiedile...
Devi scrivere su un problema di inquinamento o di un incidente chimico? Avrai fatto le superiori, almeno un'ora di chimica in quarta... riapri un attimo il manuale delle medie, guarda su Wikipedia, o chiedi un aiuto a tuo nipote che ha fatto l'esame il mese scorso...
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"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".
(Dino Buzzati)
- giannimiao
- Messaggi: 14
- Iscritto il: gio apr 04, 2024 12:24 pm
- Località: Montebelluna
Re: La montagna non perdona
Sì, è possibile!
ma basta evitare di leggere queste fonti e passa il disagio.
ma basta evitare di leggere queste fonti e passa il disagio.
Re: La montagna non perdona
Perché i giornalisti sono adeguati alla maggior parte dei lettori, ossia a chi li paga, e non potrebbe essere diversamente.
Ne conosco diversi, di lettori, che leggono per la maggior parte solo i titoli, buttano un occhio veloce all'articolo, si intrattengono di più sulla 'cronaca' sportiva.
È che non sono interessati al contenuto a meno che non confermi il proprio modo di vedere che è essenzialmente limitato dalla non conoscenza delle materie.
A chi interessa un articolo su un incidente in montagna dove si fa una disamina corretta?
E invece a chi interessa un articolo su un incidente di montagna dove si ripetono frasi fatte, considerazioni banali, idee da bar?
Il rapporto probabilmente è uno a cento, quindi rende di più cento ed è quello che si pubblica.
Basta guardare le cretinate che si pubblicano su YouTube, lì non si paga neanche quindi si può considerare uno specchio realistico degli interessi delle persone in genere. Ci sono un sacco di canali demenziali nei contenuti e i commenti offrono una vista desolante sulle capacità intellettuali di tanta tanta gente.
L'aspetto positivo è che anche se a te la cosa tocca e vorresti poter gridare quella verità che ti sembra lapalissiana, stringi stringi il popolo non ha un reale interesse nell'argomento che ti sta a cuore e passato il momento neanche se ne ricorderà più.
Ne conosco diversi, di lettori, che leggono per la maggior parte solo i titoli, buttano un occhio veloce all'articolo, si intrattengono di più sulla 'cronaca' sportiva.
È che non sono interessati al contenuto a meno che non confermi il proprio modo di vedere che è essenzialmente limitato dalla non conoscenza delle materie.
A chi interessa un articolo su un incidente in montagna dove si fa una disamina corretta?
E invece a chi interessa un articolo su un incidente di montagna dove si ripetono frasi fatte, considerazioni banali, idee da bar?
Il rapporto probabilmente è uno a cento, quindi rende di più cento ed è quello che si pubblica.
Basta guardare le cretinate che si pubblicano su YouTube, lì non si paga neanche quindi si può considerare uno specchio realistico degli interessi delle persone in genere. Ci sono un sacco di canali demenziali nei contenuti e i commenti offrono una vista desolante sulle capacità intellettuali di tanta tanta gente.
L'aspetto positivo è che anche se a te la cosa tocca e vorresti poter gridare quella verità che ti sembra lapalissiana, stringi stringi il popolo non ha un reale interesse nell'argomento che ti sta a cuore e passato il momento neanche se ne ricorderà più.
Re: La montagna non perdona
ci sono varie considerazioni da fare...
prima di tutto una volta sui giornali o in televisione c'erano buzzati, soldati, zavattini. calvino blablabla, adesso abbiamo selvaggia lucareli, alfonso signorini, mara venier...
poi nello specifico dell'editoria, penso che la grande crisi si rifletta sulla qualita'; immagino che stiano tagliando tutto il tagliabile.
Si vede nei siti dei giornali dove gli articoli sono pieni di strafalcioni dovuti a correttori automatici; la "colonna a destra" piena di gossip e di articoli/video di costume presi paro paro da agenzie internazionali specializzate (i video delle balene imprigionate o dei cuccioli di leone albini nati nello zoo di san francisco si trovano uguali uguali poi sulle colonne destre di tutti i giornali del mondo e in tendenza sui maggiori social network). Il corriere vende 200.000 copie al giorno, una volta ne vendeva quasi 1.000.000. Immagino che per la cronaca raccattino su pseudo-giornalisti neolaureati lasciati allo sbaraglio pagati 2 kg di cipolla a pezzo e via andare. Magari una volta si facevano qualche anno di gavetta con un vecchio cagnaccio che li seguiva e gli insegnava il mestiere
poi c'e' l'imbarbarimento e depauperamento generale della lingua italiana...da cosa dipende? boh dalla scuola? non credo. Una volta si studiava molto meno. Diplomarsi era come laurearsi adesso; in veneto la maggioranza dei miei compagni hanno fatto la terza media e al massimo 2 anni di professionale.
Io purtroppo sono appassionato di cose vecchie e scartabello spesso su youtube o sul portale raiplay per cercare trasmissioni d'epoca anni 60 e 70 e la cosa che balza subito all'orecchio e' il vocabolario delle persone, non gli intellettuali ma anche persone comuni...Paragonato a come si parla adesso ci si spaventa.
Ho un paio di colleghi giovanissimi e sono bravissimi, preparati e curiosi (lavoro nell'informatica) ma a volte rimango a bocca aperta quando a qualche riunione mi fermano per chiedermi se posso spiegare il significato di parole o locuzioni o modi di dire che per me sono normali usare ma per loro e' arabo...se poi penso a come parlano i bambini e ragazzini che sento al parco giochi quando porto miei figli...non ho buone sensazioni per il futuro.
prima di tutto una volta sui giornali o in televisione c'erano buzzati, soldati, zavattini. calvino blablabla, adesso abbiamo selvaggia lucareli, alfonso signorini, mara venier...
poi nello specifico dell'editoria, penso che la grande crisi si rifletta sulla qualita'; immagino che stiano tagliando tutto il tagliabile.
Si vede nei siti dei giornali dove gli articoli sono pieni di strafalcioni dovuti a correttori automatici; la "colonna a destra" piena di gossip e di articoli/video di costume presi paro paro da agenzie internazionali specializzate (i video delle balene imprigionate o dei cuccioli di leone albini nati nello zoo di san francisco si trovano uguali uguali poi sulle colonne destre di tutti i giornali del mondo e in tendenza sui maggiori social network). Il corriere vende 200.000 copie al giorno, una volta ne vendeva quasi 1.000.000. Immagino che per la cronaca raccattino su pseudo-giornalisti neolaureati lasciati allo sbaraglio pagati 2 kg di cipolla a pezzo e via andare. Magari una volta si facevano qualche anno di gavetta con un vecchio cagnaccio che li seguiva e gli insegnava il mestiere
poi c'e' l'imbarbarimento e depauperamento generale della lingua italiana...da cosa dipende? boh dalla scuola? non credo. Una volta si studiava molto meno. Diplomarsi era come laurearsi adesso; in veneto la maggioranza dei miei compagni hanno fatto la terza media e al massimo 2 anni di professionale.
Io purtroppo sono appassionato di cose vecchie e scartabello spesso su youtube o sul portale raiplay per cercare trasmissioni d'epoca anni 60 e 70 e la cosa che balza subito all'orecchio e' il vocabolario delle persone, non gli intellettuali ma anche persone comuni...Paragonato a come si parla adesso ci si spaventa.
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Re: La montagna non perdona
A me ieri hanno chiesto come era potuto succedere quell'incidente in val di Mello. Io non sapevo rispondere, primo perché ho smesso di voler giudicare/sapere di una disgrazia, secondo perché se cerco di capirlo da un giornale...
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- Iscritto il: lun feb 12, 2024 6:05 am
Re: La montagna non perdona
orcocan!
non avrei saputo dire di più, nè dire di meglio
complimentazzi!
ciò che lascia perplessi è il fatto che solitamente tu ti esprima come un esquimese dislessico che parla in aramaico antico
del nord dell'aramaicolandia, ovviamente
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Re: La montagna non perdona
sta preoccupato
Re: La montagna non perdona
In breve: è venuta via la penultima sosta di "Amplesso complesso", una sosta che si può anche evitare sostando all'alberello sottostante. Praticamente sono gli unici chiodi che trovi sulla via (sosta con 2/3 chiodi in fessura). Non si capisce se è saltata con tutti e tre appesi o con il primo stava scalando ed è caduto. Se cadi su quella via, una delle più pericolose del Precipizio degli Asteroidi, c'è poco o niente di mezzo, per cui lo strappo in sosta è forte. Non ho particolari se sono stati trovati anche dei friends di rinforzo alla sosta o no.
Allego una foto di un mio collega che indica la fessurina dove c'è la sosta in questione.
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Re: La montagna non perdona
dal blog di gogna
https://gognablog.sherpa-gate.com/amplesso-complesso/
https://gognablog.sherpa-gate.com/amplesso-complesso/
quindi voleva interdire l'arrampicata in valle a meno di mettere in sicurezza tutte le vieMerizzi riferisce di essere stato contattato dallo stesso presidente di regione, Attilio Fontana, che gli chiedeva informazioni su eventuali responsabilità in modo da avviare possibili processi di messa in sicurezza di determinate vie.
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