Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

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giangi4
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Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da giangi4 »

Non sapevo dove metterlo.
https://youtube.com/@LaDinamicaPodcast? ... 3tq_XZ6G2B
Un bel canale YouTube dove si parla di incidenti in montagne e cause.
C'è tanto sullo scialpinismo ma è comunque molto interessante.
Mi sembra ci sia anche il sito e il podcast che da quanto ho capito pubblicano i racconti prima.
A me piace il taglio del canale, parlare coi protagonisti delle vicende.
Un paio di persone che conoscevo sono morte in montagna, mi è sempre rimasto il dubbio di capire come e perché, non per morbosità ma perché riconoscevo in loro la mia stessa passione. Mi sembra giusto 'imparare' dagli sbagli altrui, senza giudicare le persone stesse.
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Tato
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da Tato »

Interessante, grazie della segnalazione :!:
"... l'uomo sbagliato al posto giusto nel momento giusto ..."
giangi4
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da giangi4 »

Nuovo video/podcast del canale, anche questo molto interessante
https://youtu.be/PCYTGx0C1yQ?si=6WORxpSiW-UM-eX0
Buzz
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da Buzz »

Dopo tanti anni di montagna, e tanti anni di analisi di incidenti per "capire" ho capito che è un lavorìo inutile. Per un po' serve a esorcizzare il timore che possa accadere a noi. Allora si "analizza", si trova l'errore e ci si tranquillizza, perchè, se era evidente in base alle tue conoscenze, ti dici che a te non poteva accadere perché tu quell'errore non lo avresti fatto; se invece è sorprendente, ti tranquillizzi perché, ora che lo sai, non potrà mai accaderti una cosa simile.

In realtà entrambi i ragionamenti sono una minchiata.

Gli incidenti non hanno mai UNA causa. Sono catene di eventi ognuno in sé potenzialmente irrilevante, che a volte, casualmente, si collegano in modo catastrofico.

Si, certo, quando non si ha esperienza, tutto fa brodo per saperne di più. Ma si presume che dopo decenni che vai in montagna e ne hai sentite di ogni, hai messo ormai in conto che fra il lasciarci le penne e il non accorgersene nemmeno o quasi (di quanto ti è passata vicina) passa veramente poco.

Poi, francamente, fare audience su yt lucrando sulle morti altrui lo trovo veramente insopportabile.
giangi4
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da giangi4 »

Mah il giudizio finale lo trovo un po' gratuito.
Sulla catena di eventi sono d'accordo ma è proprio per questo che per quanto mi riguarda trovo utile approfondire, perché significa che sono occasioni che capitano spesso e non ce ne accorgiamo e quindi pensiamo di essere andati in montagna 'in sicurezza'.
Fermarsi e rifletterci sopra è un modo per memorizzare e rendersi consapevoli.
Serve a migliorare il grado di sicurezza?
Non lo so, forse serve a gestire meglio le proprie soglie.
Buzz
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da Buzz »

Chi sta su Yt perdendo tempo per costruire contenuti e montaggi video ha un tornaconto.
Vuole farsi un nome e poi avere un'audience che gli porti un ritorno nella sua attività, o semplicemente fare abbastanza visualizzazioni da guadagnare con la pubblicità. Al 99% è così. Quindi per un verso o per l'altro è *lucrare*.
Il giudizio sarà gratuito, la loro attività no. Quando su internet qualcosa è gratis, il prodotto sei tu.

...
Sul discorso di imparare dagli errori altrui, l'ho scritto sopra, presuppongo che dopo decenni di frequentazione della montagna le basi uno le abbia acquisite, perché o in montagna non ci è andato, o ha imparato a andarci, per aver superato la curva di apprendimento.

Potrei citarti decine di casi di espèrti, esperti veri, morti per errori banali. Si chiamano trappole euristiche. Nessuno ne è esente. Il cervello umano per poter processare la mole di informazioni che tratta, tende a dare molte cose per scontate. E' necessario. Fra quelle può celarsi la trappola che 99 volte su 100 non scatta, ma 1 volta si, e sei fottuto. Oppure no, perché la casualità quella volta volge a tuo favore.

Potrei citarti amici, professionisti della montagna, morti per banalità impensabili. Lo trovo di cattivo gusto.
Racconto un episodio capitato a me.

Sono uscito da una doppia.
Su quella parete si fanno tre doppie di solito. Tutte tarate su mezze corde da 60. Avrò fatto quelle doppie non so... 30 volte? 40? (per dire che le conosco non bene, di più). Dalla fine della terza doppia la parete nonè finita, ci sono ancora 40-50 metri non verticali ma quasi. Ma la 4a doppia non si fa mai, perché si scende lungo una cengia obliqua, a zeta, che ti porta alla base.
Quel giorno per aiutare due principianti che erano con me, decido di fare la 4a doppia, quella che non ho mai fatto, per evitargli la cengia.
Solo che la sosta che vedo avvicinarsi sotto di me, non è la sosta delle doppie, ma la sosta di una via che sale.

Non ho fatto i nodi alla fine delle corde.
A) perché la parete è appoggiata e se fai i nodi al 100% devi risalire mentre le lanci, perché i capi si impigliano.
B) perché quelle doppie, con quelle corde, le ho fatte decine di volte e sono "tranquillo".

Mentre sono quasi alla sosta, la corda più corta esce dal discensore.
Stringo il capo che rimane... un metro circa, ma ovviamente mi scivola via e esce pure quello...

quando scendi in doppia hai i piedi puntati contro la parete e il peso del corpo sbilanciato indietro.
Senza corde che ti trattengono è come tuffarsi all'indietro. E sotto ho 40-50 metri di parete. Appoggiata, ma non abbastana da non arrivare in fondo.

Cosa mi salva?

Il nodo di giunzione. Quello che mi rimane in mano per una frazione di secondo non è il capo da tirare, ma l'altro. In quella frazione di secondo che lo tiro, il nodo sopra prova a passare nell'ancoraggio, non ci riesce, la corda si allunga, e prima di uscire mi da un colpo di frusta che mi mette in piedi. Senza corde, ma in piedi sulla parete. Scendo due metri, mi metto in sicurezza sulla sosta e non è successo niente.

Per un pelo.

Cosa vuoi "imparare" da una cosa del genere?
Che si fanno sempre i nodi in fondo alle corde?
bBnale. perché poi ci sono sempre le situazioni in cui non li fai, e non per leggerezza, ma per scelta ponderata.
che non bisogna mai dare per scontate le cose?
certo! ma purtroppo, come ti dicevo, è il nostro cervello che funziona così! dà le cose per scontate (le trappole euristiche).
che quando si introduce un elemento nuovo (la 4a doppia) in una routine conosciuta (le 3 doppie) bisogna azzerare e riconsiderare tutto?
SI!
Ma quante volte siamo in grado (o abbiamo modo e tempo) di fare queste riflessioni analitiche mentre sei sul campo?

L'unica cosa che ho imparato da questa storia (ma ne potrei citare, accadute a me o a altri, finite bene o male, almeno una decina con minuziose analisi col senno di poi) è che il CULO, o la SFIGA, alla fine ha sempre l'ultima parola. Come per tutte le cose della vita.

Ma certo non fai un canale su YT per dire che alla fine è sempre una questione di culo. O ce l'hai o te lo fanno.
giangi4
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da giangi4 »

Può essere che in futuro il tipo ci farà i soldi, attualmente dubito, attualmente vedo una persona che va in montagna che si fa domande come tutti e che ha pensato di cercare risposte parlando direttamente con le persone vittime di incidenti in montagna.
Serve?
Non serve se ci si aspetta di azzerare o prevedere gli incidenti.
Serve se aiuta a riflettere sugli errori già commessi, quelli che abbiamo riconosciuto e quelli che abbiamo minimizzato.
Gli incidenti possono essere di molti tipi, spesso sono frutto di catene di errori, spesso catene di errori non si trasformano in incidente per casualità o perché si riesce a fermare la catena e quindi per esperienza.
Non tutte le persone che vanno in montagna hanno esperienza, e in ogni caso l'esperienza è una somma di esperienze, di fatto è continua e sempre in costante aumento.
Riconoscere gli errori è per quanto mi riguarda un modo di aumentare la mia esperienza di montagna, maggiormente se capitano a me, in misura minore se capitano ad altri.
Riflettere sugli errori di altri è anche un modo per capire se si hanno sufficienti competenze se lo stesso problema capitasse a noi.
Da tutto questo non mi aspetto di tirar fuori delle regolette spicce, quelle le lascio alle organizzazioni competenti, vorrei solo alzare il mio sesto senso, quello che ti fa drizzare le orecchie se stai per fare una cazzata o che ti fa fare la cosa giusta se non hai tempo di pensarci o che ti porta fuori dalla tua zona di comfort dove spesso si spegne il cervello.
Serve? Ognuno si dia una risposta, per me si, è un modo di essere più consapevoli di quello che si fa in montagna.
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Luca A.
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da Luca A. »

Sarò ingenuo, ma penso che non sia necessariamente sempre vero che su YT si pubblica per guadagnarci vil denaro.
Lo si può fare anche per puro "voler esserci" (che ebbene sì è altra forma di guadagno, ma non monetario) o anche con vero disinteresse, per condividere qualcosa che si ritiene bello e/o utile.
In fondo può non essere diverso dal motivo per cui qualcun altro pubblica informazioni su questo forum, o su altri molto più gettonati.

L'avventura capitata a Buzz con le doppie è un super-classico che è costata la pelle a moltitudini di alpinisti ed è verosimile (ma non impossibile) che non sia risolvibile.
Però l'alpinismo, che è una attività rischiosa, può imparare dalle prassi in uso in molte attività umane rischiose più "professionistiche" (due esempi tra i più evidenti: la chirurgia o la guida degli aerei di linea) in cui si ripetono ogni santa volta delle check-lists -parte mentali parte anche scritte, e obbligatorie- ripartendo ogni volta dall'ABC di cose banali e scontate, di assoluta routine. Perché appunto è quella routine che ti frega.
In questo, serve un video YT? Forse può far pensare e aiutare a richiamare la necessità di ripassare mentalmente ogni volta le cose più ovvie. Tipo questa cosa delle doppie, pareggiare i capi, o cose ancora più banali come riverificare il nodo a otto prima di partire: a più di qualcuno sarà capitato di averlo fatto a metà e poi partire allegramente senza averlo finito, per aver risposto a una battuta del socio o essersi soffiato il naso.
Che significa: che si deve fare il ripasso su come si fa l'otto? Direi ben di no; ma ci si deve abituare a fare una check-list mentale alla quale ci si auto-obbliga di attenersi prima di partire per un tiro, come un chirurgo non ha bisogno di ripassare ogni giorno come si fa una emostasi, ma sa che da check-list di buona prassi (o "linee guida") alla fine della sua millesima colecistectomia deve verificare l'emostasi "ANCHE di quel certo stupido piccolo vaso" che 99 volte su 100 non ne ha bisogno. Il che è basato su una review che ha evidenzato un certo numero di "incidenti" dovuti a questa mancata verifica, benché ignoti alla sua esperienza personale diretta.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".

(Dino Buzzati)
Buzz
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da Buzz »

Luca A. ha scritto: lun lug 22, 2024 9:32 am ....checklist....
La checklist è una delle poche cose utili. Ma presuppone una ripetitività che non sempre c'è.
Dove c'è, ovviamente, tipo controllo del nodo reciprocamente in falesia, si fa.

Quando vai in montagna, una sorta di checklist c'è già nel momento in cui inizi a fare l'inventario di cosa portare, sia come attrezzatura che come capi di abbigliamento. Perché è una "esplorazione" mentale delle condizioni che incontrerai, con margine, adattandotici.

Poi certo, dipende molto dall'indole di ognuno di noi. C'è chi è preciso al limite del pignolo e chi è più estemporaneo.

Io sono sempre stato del secondo tipo, fidandomi della mia memoria. Adesso che mi sto rincoglionendo decisamente preferirei essere uno di quelli che si scrive tutto perché sempre più spesso mi ritrovo a dirmi "come cazzo ho fatto a dimenticarmi di..." :roll:

Sul fatto che ci sia anche qualcuno in rete che dispensa conoscenza per il puro piacere di farlo, è possibile, ma è l'eccezione. Se non è monetizzare è per narcisismo, e siamo lì.

Qui è diverso. Ti prende poco tempo, dici la tua, come al bar, in fondo.
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Luca A.
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Re: Canale YouTube che analizza incidenti in montagna

Messaggio da Luca A. »

Buzz ha scritto: lun lug 22, 2024 9:46 am
Adesso che mi sto rincoglionendo decisamente preferirei essere uno di quelli che si scrive tutto

Questa cosa mi fa pensare. Io ho solo 55 anni ma la stanchezza e lo stress quotidiano (spero non sia qualcosa di più serio) mi stanno rendendo distratto e smemorato in una forma che vedo (o che mi sembra) aggravarsi molto rapidamente. Appoggio un oggetto su un mobile e poi non ricordo dove l'ho messo e lo cerco per dieci minuti. Vado al supermercato e devo scrivermi sul cellulare li numero del posto al parcheggio altrimenti la macchina la devo cercare per mezz'ora e addio ai surgelati.
Cose così. In tutto. Ogni tanto penso che se facessi attività pericolose mi dimenticherei facilissimamente particolari vitali.
Mi sono abituato a scrivermi i promemoria. Ma va da sé che non su tutto si può fare.

Trovo però saggio che ognuno non trascuri che l'età e altri fattori giocano pesantemente, e per SOPRAVVIVERE bisogna abituarsi (e averne anche la giusta umiltà, che giuro non è facile) a trovare i giusti auto-aiutini, anche mentali.
"Quando saremo vecchi,
mi guiderai ai nostri antichi attacchi
e staremo lì a guardare in su".

(Dino Buzzati)
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