morto il forum di pm

[Luca A.]

Questo topic mi ricorda certe vecchissime barzellette "La sai quella dello scheletro che dice a un altro scheletro..."
Insomma neanche qui siamo troppo vivaci...

A parte questo, quello che mi spiace di più è che ognuno dei fori defunti oltre a essere luogo di incontro era anche una miniera di informazioni, di foto, e anche di ricordi di qualcuno che non c'è più.

Questo tra l'altro mette anche in luce la "volatilità" (scusate non sono un esperto, probabilmente chi si occupa di web sa spiegare meglio) dei dati che stanno su un server anziché in una biblioteca: un bel giorno qualcuno fa semplicemente CLIC e non c'è più niente. E finché è solo un forum di montagna vabbè...

[giorgiolx]

Questo tra l'altro mette anche in luce la "volatilità" (scusate non sono un esperto, probabilmente chi si occupa di web sa spiegare meglio) dei dati che stanno su un server anziché in una biblioteca: un bel giorno qualcuno fa semplicemente CLIC e non c'è più niente. E finché è solo un forum di montagna vabbè... [/color]

questo e' il tema dei temi di internet, non conosco le percentuali reali ma mentre una volta tutte le aziende avevano i server fisici in casa, per dire tutti i gestionali con tutti i dati dell'azienda.

Adesso e' tutto "sul cloud" o presso fornitori esterni oppure migrati su qualche server in cloud di AWS ( AWS=AMAZON=BEZOS ) che di fatto ha il monopolio del cloud.

Credo che ormai su AWS ci sia piu della meta' del server di tutte le aziende/banche/assicurazioni/industrie occidentali ...se bezos muore domani e gli eredi si mangiano fuori tutto o altro, l'economia mondiale in pratica finisce

[giangi4]

Comunque anche nelle biblioteche i libri si buttano, quando troppo vecchi e non più interessanti.
Anche la carta stampata ha i suoi limiti, sicuramente quello della difficoltà di reperire facilmente informazioni e quello dell'attualità.
Da un certo punto di vista, il passato che si perde è anche una fortuna, permette a chi è interessato di riscoprire, cosa che spesso manca in questa società dominata dal tutto e subito.

[Buzz]

Questo tra l'altro mette anche in luce la "volatilità" (scusate non sono un esperto, probabilmente chi si occupa di web sa spiegare meglio) dei dati che stanno su un server anziché in una biblioteca: un bel giorno qualcuno fa semplicemente CLIC e non c'è più niente. E finché è solo un forum di montagna vabbè...

Ma se ci pensi la stessa fregatura l'abbiamo già presa ai tempi in cui i cd sostituirono i nastri magnetici
"il supporto digitale è virtualmente eterno, mantre i nastri si deteriorano..."
colcaxx...dopo qualche mese che giravano per la macchina i cd erano peggio delle cassette
(va beh dipende anche da come li tenevi, certo... ma insomma...)

e le foto digitali?
"niente più ingombranti album, o scatole di diapositive, sempre tutto disponibile sul tuo pc..."
solo che gli HD perdono pezzi, i backup si piantano, e i supporti di backup fanno la fine dei supporti che devono backuppare... insomma dopo qualche anno le foto le cerchi e non le trovi... (non tutte, ma alcune te le ricordavi e non ci sono più.. scomparse... )

e quindi la "rete"... che registra e ricorda tutto... ogni nostra minchiata (meno male che no)
ma pure qui... i siti nei segnalibri spariscono, tutto viene rimacinato
si, tutto è accessibile ma impermanente, specie perché poi quel "tutto" è talmente "tanto" che ci perdiamo, travolti dal flusso continuo delle informazioni, indistingubili in vere o false, utili ora o domani o mai, sai che c'è ma non probabilmente non lo troverai mai più...

un po' come il nostro cervello che con gli anni si deteriora e finisci che nemmeno ti ricordi chi eri e che facevi, zombie di te stesso

veramente, panta rei

è solo più veloce e più ampio, il fiume che scorre. ma noi restiamo inadeguati a ricordare. con tutti i nostri supporti (le tavole d'argilla, i bassorilievi, i papiri, la stampa, il digitale) ci resettiamo continuamente.

se c'è un'epoca che ci schiaccia nella nostra piccolezza, anche temporale, è questa.

tutto scorre e tutto passa.
basta campare qualche anno per vedere la vita (LA NOSTYRA VITA) che ci passa sotto i piedi e se ne va.